Grugliasco

Grugliasco - Via cesare battisti

I lavori e le realizzazioni edili svolte da Top4 srl

Ristrutturazione stabile a Grugliasco in Via Cesare Battisti
I Lavori e Realizzazioni Edili effettuati per questa struttura sono stati ideati e costruiti espressamente su misura per il committente.
  • Realizzazione ponteggio
  • OPERE MURARIE : Ripristino frontalini –sottobalconi – cornicione – muro rampa carraia
  • Rimozione totale di tutte le parti di intonaco, che a seguito di picchettamento, risultino incoerenti e denotino fessurazioni o non perfetta coesione con gli strati inferiori. Le parti incoerenti dovranno essere smaltite con trasporto del materiale di risulta alle pubbliche discariche;
  • Pulizia degli eventuali ferri di armatura a vista mediante spazzolatura;
  • Ricostruzione dei volumi mediante umidificazione del fondo in modo da renderlo idoneo ad un graduale indurimento delle malte; successiva applicazione di malta cementizia a costruzione del fondo con malte strutturali.
  • Tinteggiatura frontalini facciata balcone sottobalcone
  • Rifacimento pavimentazione balconi
  • Lavaggio facciata
  • Verniciatura ringhiere

Top4 srl rimane a disposizione per qualsiasi esigenza in merito a Lavori e Realizzazioni Edili in tutto il Piemonte, Liguria, Valle d’aosta e Lombardia, approfittane richiedi ora un preventivo, presto sarà da te un nostro incaricato per rispondere alle vostre esigenze.

banner_1_preventivo

chiama ora

Scopri di più sull'importanza dei ponteggi e della sicurezza

Lavori in quota: definizione e chiarimenti

I lavori in quota possono esporre i lavoratori a rischi particolarmente gravi per la loro salute e sicurezza. In particolare, mi riferisco ai rischi di caduta dall’alto, che rappresentano una percentuale altissima di infortuni, soprattutto mortali, sui luoghi di lavoro.
A normare le condizioni minime di sicurezza in cui i cosiddetti lavori in quota devono svolgersi, è intervenuto il capo II, titolo IV del testo unico 81/2008.
A seguito però della presentazione, presso il Ministero del lavoro, di numerose richieste di spiegazioni e chiarimenti circa le norme in questione, il Ministero stesso ha emanato, in data 27 agosto 2010, un’importantissima circolare che, sotto forma di domanda-risposta, circoscrive finalmente in modo chiaro il reale ambito di applicabilità della normativa in questione.
Dopo aver quindi brevemente illustrato la vigente disciplina della sicurezza dei lavori in quota e i principali pericoli cui i lavoratori operanti in quota sono sottoposti, ecco di seguito l’illustrazione delle principali tematiche affrontate dal Ministero:
 
 

Caratteristiche del lavoro in quota e sua pericolosità. Definizione.

Il testo unico 81/2008, agli articoli 105 e seguenti, ci offre un’importante definizione di lavori in quota, stabilendo che si intende per lavoro in quota “un’attività lavorativa che espone il lavoratore al rischio di caduta da una quota posta ad altezza superiore a 2 m rispetto a un piano stabile”.
Questo rischio, che raggiunge il suo massimo nei cantieri temporanei e mobili, dove le lavorazioni in altezza vengono svolte quotidianamente, interessa tutte le attività lavorative che espongono i lavoratori a rischi di cadutada un’altezza superiore a 2 metri, in particolare i manutentori di fabbricati e/o di impianti.
È fondamentale che gli addetti, in relazione alle protezioni adottate dal datore di lavoro, operino nel rispetto delle indicazioni da questi fornite e nel rispetto delle indicazioni fornite dal costruttore nel caso vengano utilizzati dei dispositivi di protezione individuale.
Si ricorda che l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale contro le cadute dall’alto è subordinato all’avvenuto addestramento dell’operatore.
 

Le protezioni utilizzate

Al fine di garantire la massima protezione dei lavoratori, la legge disciplina ed elenca i principali tipi di protezioni che il datore di lavoro deve fornire al lavoratore.
Esse si dividono in:
– Collettive: quali il ponteggio metallico fisso, i parapetti, le reti di sicurezza;
– Personali: quali i dispositivi individuali di protezione individuale ( DPI) come elmetti di protezione, dispositivi anticaduta, dispositivi di ancoraggio, imbracatura per il corpo;
– Temporanee: quali il ponteggio metallico fisso, i parapetti mobili;
– Fisse: quali i parapetti e sistemi fissi di ancoraggio.
Sarà naturalmente compito ed onere del datore di lavoro scegliere le misure di volta in volta più idonee per garantire l’incolumità al dipendente, a seconda del tipo di lavorazione e del grado della pericolosità della stessa.
È importante sottolineare che il compito del datore di lavoro non può esaurirsi nel fornire ai lavoratori le misure e gli addestramenti necessari a garantire loro l’incolumità; ma ha anche l’ obbligo di garanzia nei confronti dei dipendenti stessi assicurandosi che, ogni singolo lavoratore si avvalga in modo costante e corretto delle misure stesse.
 
 

I principali pericoli

 
Caduta dall’alto in seguito alla perdita di equilibrio del lavoratore e/o all’assenza di adeguate protezioni (collettive o individuali). Nella fase di arresto della caduta infatti le decelerazioni devono essere contenute entro i limiti sopportabili senza danno del corpo umano.
La sospensione inerte che, a seguito di perdita di conoscenza, può indurre la cosiddetta “patologia causata dalla imbracatura”, che consiste in un rapido peggioramento delle funzioni vitali in particolari condizioni fisiche e patologiche. Per ridurre il rischio da sospensione inerte è fondamentale che il lavoratore sia staccato dalla posizione sospesa al più presto.
Quando esiste il rischio di caduta, può accadere che il lavoratore, sottoposto al cosiddetto “effetto pendolo”, possa urtare contro un ostacolo o al suolo.
Lesioni generiche (schiacciamenti, cesoiamenti, colpi, impatti, tagli) causate dall’investimento di masse cadute dall’alto durante il trasporto con gru, argani, ecc.
 
 
 
 

Gli incidenti più comuni

La casistica giurisprudenziale in tema di incidenti da caduta dall’alto purtroppo ci insegna che questo tipo di lavorazioni sono caratterizzate da un altissimo grado di pericolosità e da un altissimo tasso di mortalità.
Ecco dunque i principali tipi di incidenti, purtroppo oggetto, in Italia, di numerosissimi e continui processi penali.
La morte del lavoratore
Nello svolgimento delle attività lavorative questo tipo di rischio si può manifestare soprattutto se si adottano comportamenti scorretti:
  • dai lavori sulle coperture svolti senza le necessarie protezioni
  • l’utilizzo, come deposito, dei solai dei corpi ufficio all’interno di attività produttive sprovvisti dei necessari parapetti,
  • l’utilizzo di attrezzature inadeguate quali sedie, pancali, scatoloni impilati, forche dei muletti per la sostituzione di corpi illuminanti,
  • il posizionamento di controsoffitti, impianti, tinteggiature, ecc.
 
 
Schiacciamento, lesioni gravi dovute all’impatto dell’operatore contro ostacoli quali ponteggio, fabbricato,macchinari, ecc. (effetto pendolo)
Questo tipo di rischio si manifesta solitamente in presenza di una cattiva progettazione delle protezioni individuali contro le cadute dall’alto. È infatti necessario, in sede di posizionamento dei punti di ancoraggio, valutare correttamente questo rischio in modo da fornire indicazioni agli operatori sul tipo di dispositivi di protezione individuale da utilizzare. Una corretta progettazione ed una corretta informazione eviteranno ad antennisti, manutentori di coperture e di impianti questo tipo di rischio.
 
 
Caduta di materiale dall’alto
Durante i lavori in quota è opportuno che la zona sottostante venga debitamente confinata al fine di evitare che qualche attrezzo o materiale utilizzato durante la lavorazione, cadendo, vada a colpire il personale.
Gli operatori a terra dovranno essere dotati di dispositivi di protezione individuale per la protezione della testa.
 
 
Lesioni gravi e/o morte per la prolungata sospensione inerte dell’operatore conseguente ad una caduta
In caso di caduta il sistema di arresto della caduta è concepito per minimizzare gli effetti della gravità sul corpo umano (ridurre la forza di arresto, evitare o rallentare l’urto contro l’ostacolo).
 Malgrado ciò, le conseguenze di una caduta sono spesso gravi. La sospensione inerte in una qualsiasi imbracatura può provocare gravi disturbi fisiologici. Questi disturbi non si verificano nel caso di una sospensione prolungata con un soggetto cosciente, in quanto questo modifica da solo continuamente i punti di appoggio nella sua imbracatura.
 
 

Le Normative

La circolare del 27 agosto 2010: chiarimenti dal Ministero